Pagina: “Transizione digitale”
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Attraverso i suoi programmi quadro pluriennali per la ricerca e l’innovazione, l’UE fornisce finanziamenti volti a:
- consolidare la posizione dell'UE nel settore scientifico
- rinsaldare l'innovazione industriale con investimenti in tecnologie chiave, accesso agevolato ai capitali e sostegno alle piccole imprese
- affrontare le principali questioni sociali, quali i cambiamenti climatici, i trasporti sostenibili e le energie rinnovabili
- garantire che le scoperte tecnologiche si trasformino in prodotti validi con un vero potenziale commerciale, mediante la creazione di partnership con l’industria e i governi
- intensificare la collaborazione internazionale in materia di ricerca e innovazione.
La caratteristica principale dei programmi di ricerca dell’Unione europea è l’incoraggiamento della collaborazione tra centri di ricerca di paesi diversi (compresi alcuni paesi che non appartengono all’UE, ma che hanno sottoscritto accordi che permettono loro di partecipare a pieno titolo ai programmi europei).
Le dimensioni dell’intervento europeo sono anche significative. Nell’insieme, la spesa per la ricerca finanziata attraverso l’UE è pari a circa il cinque per cento di quanto spende l’insieme degli stati membri. Ma una parte consistente della spesa nazionale per la ricerca serve a finanziare infrastrutture e attrezzature (osservatori, laboratori, impianti speciali, macchinari di vario tipo, ecc.). Un raffronto limitato ai soli fondi per il finanziamento di nuovi progetti porta la ricerca UE ad un livello compreso tra il 15 ed il 20 per cento della spesa nazionale; una cifra considerevole.
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